Un'altra delle misure stabilite dalla legge 6/2017 sulle riforme urgenti per i lavoratori autonomi, entrata in vigore il 1° marzo 2018, è l'importo delle prestazioni di maternità e paternità.
D'ora in poi, la base normativa sarà il risultato della divisione delle basi contributive dei sei mesi precedenti l'evento qualificante per 180, e se il lavoratore autonomo non è stato registrato per l'intero semestre, le basi del periodo di registrazione saranno divise per il numero di giorni di registrazione.
Ciò significa che fino alla sua entrata in vigore, la base contributiva del mese precedente veniva divisa per 30 o per il numero di giorni di contribuzione. D'ora in poi, se nei sei mesi precedenti il lavoratore autonomo ha versato contributi su basi diverse, si terrà conto non solo dell'ultima, ma anche delle ultime sei.
Con questa misura, e grazie alla possibilità di modificare le basi contributive quattro volte l'anno, si intende adeguarsi maggiormente alla situazione reale dei lavoratori autonomi.