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Dopo diverse sentenze della Corte di Cassazione, l'ultima il 4 marzo 2020, che ha riconosciuto il diritto dei soci lavoratori autonomi o dei direttori di società di avvalersi dei benefici previsti dall'articolo 31 della Legge 20/2007 sullo Statuto del Lavoratore Autonomo e, di conseguenza, delle misure di sostegno agli imprenditori previste dal Regio Decreto Legge 4/2013, che stabilisce riduzioni dei contributi di Sicurezza Sociale: il cosiddetto tasso forfettario per i lavoratori autonomi.

La Tesoreria Generale della Previdenza Sociale, vista l'esistenza di una dottrina giurisprudenziale, è stata finalmente costretta a cambiare i suoi criteri e permetterà ai lavoratori autonomi che sono soci di società commerciali di accedere ai benefici contributivi previsti dai regolamenti sopra citati. Inoltre, il TGSS riconoscerà il diritto al rimborso dei contributi versati in eccesso negli ultimi 4 anni. Tuttavia, per il momento, i collaboratori autonomi di società commerciali sono ancora esclusi dai benefici specifici riconosciuti a questo gruppo (che sono invece riconosciuti ai collaboratori autonomi che sono familiari di una persona fisica).

Ricordiamo i vantaggi del tasso forfettario, che vengono sempre applicati alla base contributiva minima:

  • riduzione dell'80% nei primi 12 mesi rispetto alla base contributiva minima.
  • Riduzione del 50% per i 6 mesi successivi.
  • Riduzione del 30% per i 3 mesi successivi.
  • Bonus del 30% per i 3 mesi successivi.
  • Se siete un uomo di età inferiore ai 30 anni e una donna di età inferiore ai 35 anni al momento dell'iscrizione al RETA: un bonus aggiuntivo del 30% per i 12 mesi successivi.

In questa situazione, è possibile chiedere alla Tesoreria della previdenza sociale di rivedere i contributi versati, di regolarizzarli e di rimborsare i contributi del lavoratore autonomo, un importo che può superare i 4.000 euro.

In ogni caso, occorre tenere presente che, al momento della restituzione dei contributi, occorre verificare se è necessario presentare dichiarazioni integrative dei redditi per gli anni a cui si riferiscono le restituzioni dei contributi.

Noi di Confialia siamo a disposizione dei nostri clienti per presentare la domanda di revisione e rimborso del reddito indebito, nonché per rivedere e presentare dichiarazioni dei redditi integrative, se necessario.

Questo non è un processo automatico, quindi se pensate di essere interessati da questa modifica dei criteri, chiedeteci pure!

 

Àngels Barceló

Responsabile del Dipartimento Lavoro di Confialia